mercoledì 30 aprile 2008

Territorialità: il Friuli

Oggi tutti riscoprono la territorialità, cioè il contatto con la propria terra.

C'è chi parla di Padania, chi di Euroregione. Giorgio Lago, compianto direttore del Gazzettino, alla fine degli anni ottanta inventò il Nord-Est, che più o meno era il vecchio Triveneto.

Se vogliamo parlare di territorio non servono nuovi nomi artificiali, chiamiamo le cose come stanno storicamente: ci sono il Veneto, il Friuli e il territorio triestino, che quando è nato l'ente amministrativo regionale è stato definito Venezia Giulia.

Credo occorra oggi soffermarsi su una di queste realtà: il Friuli, a cui il venezianissimo Carlo Goldoni dedicò un intero capitolo (il XV) delle sue memorie, usando espressioni come: "Là nasce e si fa il Picolit".

Il Picolit è ancora uno dei nostri vini, dopo due secoli e mezzo.

Inoltre il Friuli ha ancora una propria lingua e cultura: "Il linguaggio furlano è particolare. Difficile ad intendersi quanto il genovese, ancor dagl'Italiani medesimi" sono sempre parole di Goldoni.

E' dalla terra delle produzioni di qualità, degli "uomini celebri" dati alle "due Nazioni" (Austria e Serenissima) per dirla con Goldoni, dal saper fare della nostra Regione che deve ripartire il discorso della territorialità.

Possiamo autoprodurci una classe dirigente seria e magari che finisca meno sui giornali per baruffe chiozzotte. Siamo partiti dall'esperienza di Illy, c'è ancora Bolzonello a Pordenone, oggi la sfida tocca a Tondo ed Honsell.

Un piede nel passato, ma capaci di reinventarci, come abbiamo sempre saputo fare dopo esperienze drammatiche: due guerre mondiali ed il terremoto del 1976.

Il rischio, oggi come ieri, è che le divisioni venga qualcuno a portarcele "da fuori".

Il "fasin di besoi" (facciamo da soli), la nostra capacità di fare senza guardare i colori e le astrazioni politiche deve essere una linea guida, dobbiamo saper essere pragmatici e concreti.

Honsell, Tondo e Bolzonello parlano di Friuli, di Udine, di Pordenone e di Trieste, cioè parlano del mondo che c'è, Illy ha parlato di un mondo astratto frutto di una eleborazione accademica come l'Euroregione, se altri parleranno di Padania faranno lo stesso errore.

1 commento:

Anonimo ha detto...

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