Viene da pensare dopo i fattacci che hanno riguardato gli ultras del Napoli.
In questi mesi si continuava a parlare del ripristino dell'autorità delle Istituzioni, ma stavolta i nostri governanti davvero ci hanno perso la faccia.
Non basta scaricare la colpa su prefetti e questori che sottovalutano prima e calano le brache poi o su un magistrato che libera 5 delinquenti con altre centinaia a piede libero.
Lo smantellamento dei campi nomadi, il ritorno del voto sulla condotta a scuola, la lotta all'assenteismo, si voleva dare il segnale che un patto sociale tra cittadini ed istituzioni era ricostruibile attraverso un'autorità forte.
Poi dagli ultras del Napoli è arrivato un segnale, un atto di forza: vediamo se la Polizia ci ferma.
Invece no: si può salire sul treno senza biglietto, si può entrare allo stadio senza biglietto, si può devastare una città senza essere toccati.
E qui Berlusconi, ma anche Gianni Alemanno e tutti i sindaci sceriffi come Gentilini ed il ministro dell'Interno Maroni dimostrano il loro limite: non sono autorevoli, sono solo autoritari, forti coi deboli, deboli coi forti.
Ma che differenza c'è nel rispetto del patto sociale tra un rom che delinque ed un ultras che devasta? Nessuna.
Facile colpire il rom che non ha alle spalle delle collusioni con poteri dello Stato e dell'anti-Stato, gli ultras invece queste collusioni ce le hanno (sono serbatoi di militanti).
Per cui è facile smantellare un campo nomadi, senza mai arrestare però i delinquenti all'interno di essi, perchè magari fanno da manovalanza alle mafie.
Qui viene il gran sospetto: gli ultras sono intoccabili perchè "protetti" dalla camorra e da chi con la camorra ci fa accordi?
E' forse un debito che qualcuno doveva pagare perchè gli consentissero di ripulire Napoli? Forse.
Però il palco stavolta è caduto, i proclami altisonanti, gli Eserciti nelle città, erano solo iniziative gonfiate, nessuno ha la bacchetta magica... la legalità non si ripristina con la forza bruta, perchè uno Stato da operetta come il nostro in atti di forza rischia di prenderle, ma non per colpa delle forze dell'ordine, ma per colpa della classe politica.