giovedì 10 dicembre 2009

MEGLIO ROMENI CHE VENETI ?



Il titolo di questo intervento è una provocazione, ma ci stiamo imbarbarendo e la barbarie è dentro di noi.


Basta leggere le prime 5 notizie di oggi de "Il Gazzettino" on-line:


1) Treviso. Durante la messa il prete
caccia dalla chiesa la "porno nonna"

Lettere boccaccesche e agguati sul pianerottolo a un vicino


2) Treviso. Suicida davanti al cimitero
Il biglietto ai familiari: «Affari a rotoli»



3) Padova. Morte misteriosa dell'elettricista
trovato con fratture a gamba e costole



4) Treviso. La madre è in sedia a rotelle,
il figlio la scaraventa contro il muro



5) Marghera. Rubavano al supermercato:
arrestate due insospettabili casalinghe



Che i problemi della nostra società siano gli immigrati o vengono da noi stessi?

giovedì 3 dicembre 2009

GIORNALI CHE ISTIGANO ALLA CRIMINALITA'



Titolo in prima pagina de Il Gazzettino di oggi 3 dicembre 2009 (edizione nazionale):


«C’è la crisi
basta caccia
agli evasori»



Proposta del presidente degli industriali
di Belluno: «Un errore inasprire
i controlli, così il Fisco finisce
per colpire aziende già in difficoltà»



Giorgio Lago credo si stia rivoltando nella tomba!


Negli Stati Uniti (anche sotto i repubblicani di Bush) chi inneggia all'evasione delle tasse verrebbe messo in galera e butterebbero via la chiave.


Il maggior quotidiano del Nord-Est riporta una simile dichiarazione come fosse normalissima. Ricorda sempre più certi giornali della Campania con titoli che rispecchiano la mentalità camorrista denunciati da Saviano.


In un paese normale sarebbe bene che il presidente degli industriali chiedesse al governo di calare le tasse visto che c'è la crisi, non di agevolare gli evasori.



In un paese normale, appunto.

mercoledì 2 dicembre 2009

NERIO IL CAPRO ESPIATORIO DELLA SUA MAGGIORANZA



Volevo scrivere un resoconto sull'ultimo consiglio comunale e tanto ci sarebbe da dire, ma forse ai cittadini bastano ed avanzano i resoconti dei nostri valenti giornalisti che di tutte le cose importanti (compresi OdG sulla SLA e mozione sul finanziamento delle forze dell'ordine), sono andati a prendere la strumentalizzazione dei crocifissi.


Sul crocifisso mi vien da dire che quando i politici non hanno più nulla da dare e da dire tirano per la giacchetta pure Dio.


Sui politici che non hanno più nulla da dire o da dare, vorrei fare una riflessione più che sul nostro sindaco, sulla sua maggioranza.


Ogni giorno sento nei bar e nei corridoi che il nostro sindaco viene criticato (uso un eufemismo) dai suoi stessi uomini.


Non voglio prendere posizione nel merito delle ragioni o dei torti (affaracci interni loro in maggioranza), ma trovo assurdo che gente salita sul carro del vincitore annunciato Belfanti due anni fa (era l'uomo che aveva sistemato la piazza di Prata), oggi dica che è un accentratore, che non da spazio, che decide tutto lui e da solo. Mi sembra un ulteriore prova dell'attegiamento farisaico di alcuni, non di tutti. Poichè tra gli assessori e consiglieri di maggioranza per fortuna ci sono persone trasparenti e corrette.


Se non si sta bene in giunta si danno le dimissioni, ma forse i mille euro al mese fanno comodo?


Oggi per alcuni forse è utilissimo scaricare le colpe delle promesse da marinaio dell'attuale maggioranza solo sul sindaco.


Siamo in tempi di vacche magre di bilancio e quando non si può fare bella figura usando i soldi pubblici per dare lustro al proprio assessorato, allora bisogna cercare qualcuno su cui far cadere la responsabilità di tutto e chi meglio del primo cittadino?


Se la nuova viabilità della Zona del Mobile non c'è: colpa di Belfanti, non di una regione ed una provincia che preferiscono dare lavoro più ai progettisti delle opere che cantierare le opere stesse.


Le nuove scuole di Villanova si aspettano da vent'anni, tutta colpa di Nerio Belfanti, il vicesindaco intanto svia il discorso raccogliendo firme su crocifissi e contro i medici di base perchè hanno riorganizzato gli ambulatori sul territorio.


Mi chiedo se i cittadini di Villanova e Ghirano quando stanno male vanno a farsi curare da Maccan o dai medici? Chi è più utile per la comunità? Chi non l'abbandona veramente quando ha bisogno di cure? Meglio aspettare ore in uno sgabuzzino freddo a Villanova, che sbrigarsi subito a Prata? Se uno ha difficoltà a muoversi cosa cambia tra farsi portare a un chilometro di distanza o a quattro? La legge consente ai comuni sopra i 7500 abitanti di aprire una seconda farmacia, se il farmacista privato è costretto a chiudere per motivi economici, l'amministrazione può sempre farsi carico di aprire una farmacia comunale! Questo è fare politica per i cittadini.


Magari quello che sto scrivendo servirà a ricompattare la maggioranza, tutti negheranno, tutti diranno che non è vero, tutti diranno che vogliono bene al sindaco.


Allora lo dimostrino lavorando seriamente, non cercando un posto al sole con iniziative personali che non portano a nulla... tranne ad un po' di visibilità che consenta di avere le preferenze per un altro giro da assessori a mille euro al mese tra tre anni.


Tanto Belfanti è il capro espiatoro ideale, giunto alla fine del secondo mandato non si può più ricandidare.


Forse che sia lui il vero morto che cammina della politica di Prata?


E come nei vecchi libri gialli l'assassino basta cercarlo tra i maggiordomi.

giovedì 1 ottobre 2009

Acqua passata non macina più...



Qui di seguito le foto del MULINO DI STALIS - Gruaro (VE), del MULINO DI STERPO - Bertiolo (UD) e del MULINO DI CAMPONE - Tramonti di Sotto (PN).


Il MULINO SUL SENTIRON - Prata di Sopra (PN) non c'è più...
Chissà che chi si richiama alle radici ed alle tradizioni del nostro paese ci pensi...




















venerdì 11 settembre 2009

IL CONSIGLIO COMUNALE DI IERI SERA



Tutto tranquillo.

Approvato il bando per il servizio di Tesoreria per il prossimo quinquennio.

Tra le clausole c'è anche il vincolo che la sede della tesoreria sia a meno di 1000 metri dalla sede comunale, mi chiedo se il vicesindaco non inizierà a raccogliere firme per avere una succursale della tesoreria pure a Villanova.

Ormai il buon Maccan assomiglia sempre più ai ministri di Rifondazione Comunista che scendevano in piazza contro il governo Prodi, è in maggioranza a Roma, in Regione, in provincia e nel Comune, se la Lega Nord vuole cambiare le cose sull'UTAP dei medici di base ha tutti i poteri per farlo, qualcuno avverta gli abitanti di Villanova della presa per i fondelli di chiedere le firme.

Altra buona notizia: finalmente il Consorzio del Mobile e i suoi soci sono confluiti nel Distretto del Mobile, speriamo finalmente che si impari a fare sinergia o non solo convegni da salotto, il marchio del distretto finora ha poco appeal.

Ultimo punto: la SNAM farà passare sul vecchio tracciato nuove tubature del gas, verrà "interrato" o "inabissato" il tubone orrendo che attraversa il Meduna, il paesaggio ne guadagnerà.

Queste le news dal consiglio.

martedì 8 settembre 2009

FINI... TO






NOVEMBRE 1993: TUTTO EBBE INIZIO CON LO SDOGANAMENTO
Silvio Berlusconi, non ancora entrato in politica, parlando delle elezioni comunali di Roma, affermò: “Tra Rutelli e Fini scelgo quest’ultimo”. In seguito nascono Alleanza Nazionale e Forza Italia ed il Polo vince le elezioni.


NOVEMBRE 2007: I PRIMI SEGNI DEL DECLINO
Fini dichiara 'Se Berlusconi vuole tornare a Palazzo Chigi ci vada con Veltroni, perchè con me ha chiuso'. In seguito AN confluisce con Forza Italia nel Popolo delle Libertà.


SETTEMBRE 2009: LA FINE DI FINI
Dopo le posizioni espresse alla Festa Democratica del PD a Genova, Feltri a Fini: 'Consiglio non richiesto: rientra nei ranghi. Torna a destra per recitare una parte in cui sei più credibile; non rischierai più di essere ridicolo come lo sei stato spesso negli ultimi tempi.'


P.S. il post mi è stato ispirato da una bella discussione con un fan di Fini al bar.

lunedì 31 agosto 2009

I problemi della scuola



Sono decenni che si parla di riforma della scuola.

Quest'anno ci sarà una sorta di licenziamento di massa di 20.000 insegnanti, come fosse il numero abbondante di docenti il vero problema della scuola o almeno questo viene indicato nei fatti dal ministro Gelmini (scusatemi, non uso il termine "ministra", mi sembra offensivo per le donne in quanto brutto).

Nei giorni scorsi sono andato su un forum di genitori (anzi di mamme) e mi sono imbattuto in argomenti molto interessanti:

A scuola sulle brande i vostri cuccioli hanno solo il lenzuolino o anche il materassino? (riferito alla materna)

In un altro punto, un articolo pseudo-scientifico diceva:

Questi luoghi comuni sostengono appunto che con i neonati bisognerebbe essere severi e rigidi e non dar loro i cosiddetti "vizi", che consisterebbero ad esempio:

- nel prenderli in braccio quando piangono
- nel cullarli per farli dormire
- nell'allattarli a richiesta
- nel giocare con loro e stimolarli ogni volta che si annoiano

In realtà questi comportamenti di risposta ai "bisogni base" del neonato - fame, sonno, contatto, relazione - non possono essere causa di vizio ma corrispondono piuttosto, e in modo puntuale e adeguato, alle attese del bambino.


Vi giuro che se l'argomento non fosse serio, mi sarei messo ad ironizzare.

L'atteggiamento dilagante è questo: mio figlio è un "piccolo principe" o mia figlia è una "piccola principessa" per cui l'insegnante nel momento formativo non può esercitare nessun tipo di autorità. Anzi è un nemico nel momento in cui dice "no" al piccolo virgulto.

Inoltre mio/a figlio/figlia è un piccolo genio, sicuramente diventerà una persona di successo (anche nelle categorie calciatore/velina/amici di Maria De Filippi/reality show/Noemi Letizia).

Oggi è facile quindi sparare a zero sugli insegnanti, queste persone cattive che creano problemi ai nostri figli sulla via del successo coi compiti per casa su materie inutili come matematica o italiano (che perdita di tempo!).

Se poi ci aggiungiamo anche l'effetto delle ultime riforme scolastiche (da Berlinguer alla Moratti) che prevedono "un diploma per tutti" e "una laurea non si nega a nessuno" vediamo come l'accondiscendere al desiderio di far avere tutto facile ai figli iperprotetti sia il filo conduttore della politica della scuola negli ultimi anni.

La crociata contro gli insegnanti della Gelmini ha avuto in questo la sua facile base di consenso. Accusando pure gli insegnanti di lassismo anche nel fatto che non fossero abbastanza rigidi e fosse loro la "colpa" dell'assenza del voto in condotta.

Mi chiedo solo quali saranno alla lunga le conseguenze di tutto questo?

Come al solito una scuola sempre peggiore, basta che accondiscenda alle volontà volubili di mamme e papà condizionati dalla propaganda.

giovedì 13 agosto 2009

Contro le dittature



Qua sotto riporto l'appendice di SOCIALISMO LIBERALE di Carlo Rosselli, scritto pubblicato nel 1930, in molti passaggi è valido ancora oggi.

Il libro da cui è tratto venne definito da Togliatti un "magro libello antisocialista" scritto da "un ideologo reazionario che nessuna cosa lega alla classe operaia". Rosselli venne ucciso in Francia dove era esule nel 1937 da sicari su mandato dei servizi segreti fascisti.

Lo pubblico per tutti i veri democratici. Per coloro che non staranno mai con lo stalinismo e mai col fascismo in tutte le loro forme.
Ci sono ancor oggi i fascisti e gli stalinisti.
I primi hanno cambiato nome e colore passando dal nero al verde infiltrandosi in movimenti politici nuovi. Gli altri pur di sopravvivere si fingono democratici rimanendo stalinisti nei metodi e nell'animo.

I MIEI CONTI COL MARXISMO

Li vado facendo da parecchi anni sotto la scorta di molti nemici e carabinieri dottrinali, in compagnia di pochi eretici amici. Voglio renderne conto qui prima di tutti a me stesso, poi a quei miei compagni di destino che non credono terminate alle Alpi le frontiere del mondo.
Sarò chiaro, semplice, sincero e, poi che i libri mi mancano, procederò per chiaroscuri senza i famosi «abiti professionali» e i non meno famosi «sussidi di note».
Intanto, chi sono.
Sono un socialista.
Un socialista che, malgrado sia stato dichiarato morto da un pezzo, sente ancora il sangue circolar nelle arterie e affluire al cervello. Un socialista che non si liquida né con la critica dei vecchi programmi, né col ricordo della sconfitta, né col richiamo alle responsabilità del passato, né con le polemiche sulla guerra combattuta. Un socialista giovane, di una marca nuova e pericolosa, che ha studiato, sofferto, meditato e qualcosa capito della storia italiana lontana e vicina. E
precisamente ha capito:
I. Che il socialismo è in primo luogo rivoluzione morale, e in secondo luogo trasformazione materiale.
II. Che, come tale, si attua sin da oggi nelle coscienze dei migliori, senza bisogno di aspettare il sole dell’avvenire.
III. Che tra socialismo e marxismo non v’è parentela necessaria.
IV. Che anzi, ai giorni nostri, la filosofia marxista minaccia di compromettere la marcia socialista.
V. Che socialismo senza democrazia è come volere la botte piena (uomini, non servi;
coscienze, non numeri; produttori, non prodotti) e la moglie ubriaca (dittatura).
VI. Che il socialismo, in quanto alfiere dinamico della classe piú numerosa, misera, oppressa, è l’erede del liberalismo.
VII. Che la libertà, presupposto della vita morale cosí del singolo come delle collettività, è il piú efficace mezzo e l’ultimo fine del socialismo.
VIII. Che la socializzazione è un mezzo, sia pure importantissimo.
IX. Che lo spauracchio della rivoluzione sociale violenta spaventa ormai solo i passerotti e gli esercenti, e mena acqua al mulino reazionario.
X. Che il socialismo non si decreta dall’alto, ma si costruisce tutti i giorni dal basso, nelle coscienze, nei sindacati, nella cultura.
XI. Che ha bisogno di idee poche e chiare, di gente nuova, di amore ai problemi concreti.
XII. Che il nuovo movimento socialista italiano non dovrà esser frutto di appiccicature di partiti e partitelli ormai sepolti, ma organismo nuovo dai piedi al capo, sintesi federativa di tutte le forze che si battono per la causa della libertà e del lavoro.
XIII. Che è assurdo imporre a cosí gigantesco moto di masse una unica filosofia, un unico schema, una sola divisa intellettuale.
Il primo liberalismo ha da attuarsi all’interno.
Le tesi sono tredici.
Il tredici porta fortuna.
Chi vivrà vedrà.


venerdì 10 luglio 2009

Bravo Matteo!



Il Sindaco di Firenze Matteo Renzi si rifiuta di invitare Hu Jintao a Palazzo Vecchio, luogo simbolo della città di Firenze, “perché la Cina è un paese che non rispetta i diritti umani”.Prima di una cena ufficiale, sempre Renzi aveva fatto pervenire all’albergo fiorentino di Hu Jintao un libro che ricorda l’abolizione della pena di morte, stabilita dal Granduca di Toscana già nel 1786. Prima abolizione della pena capitale fra gli stati moderni.

martedì 30 giugno 2009

Sono autonomista, cioè più estremo di un federalista



C'è un punto di contatto ed anche di divergenza tra me e molti amici leghisti.

Può sembrare una cosa complicata, invece è abbastanza semplice.

Il federalismo dell'organizzazione amministrativa ed anche fiscale a me non basta.

Cosa vuol dire "padroni a casa nostra"?

Vuol dire essere autonomi, cioè poter decidere di se nel proprio territorio.

Oggi il federalismo fiscale, se viene organizzato su base regionale, non assicura che i contribuenti di una certa area (ad esempio la zona del mobile) abbiano garanzia che le loro tasse vengano ridistribuite per i servizi che li riguardano, il denaro potrebbero tranquillamente finire a Udine o a Trieste.

Quindi che i soldi li gestiscano a Roma, o a Milano o a Trieste senza garanzie non cambia nulla.

Inutile dichiarare che lo stato è federale, quando poi decisioni su opere di grande impatto finiscono sempre per vedere Comuni e enti minori come ultime ruote del carro ad essere interpellate.

Un federalismo senza autonomia non garantisce nulla.

A me sembra a volte che si voglia proporre a slogan questo federalismo, che non renderà i servizi migliori o più efficienti sul territorio.

La sfida deve esser questa, da qui si vede chi vuole migliorare le cose e chi fa demagogia.

Il conto lo presenteranno tra qualche anno i cittadini a chi oggi sta barando sparandole grosse o fingendo di credere in cose a cui non crede.

Non si può illudere per sempre, il federalismo senza contenuti di vera autonomia o fatto tanto per fare potrebbe essere dannoso e quindi costoso.

lunedì 22 giugno 2009

PERCHE' SONO ANDATO A VOTARE



Ci ho pensato bene sui referendum:

1) si è votato per abbandonare il nucleare ed oggi i nostri governanti decidono di tornare al nucleare;

2) si è votato per abolire il ministero dell'agricoltura ed oggi abbiamo il ministero delle risorse agricole;

3) si è votato per abolire il ministero del turismo ed oggi abbiamo il ministero del turismo;

4) si è votato per abolire il finanziamento pubblico ai partiti ed oggi ci costano molto di più con i "rimborsi elettorali";

5) si è votato per la privatizzazione della RAI, che è rimasta pubblica con nomine in mano ai partiti;

6) abbiamo votato per introdurre un sistema elettorale maggioritario e l'attuale legge elettorale è proporzionale.

La volontà popolare mi sembra che sia calpestata ogni giorno.

Ma proprio questo è un buon motivo per andare a votare, se non ti ascoltano, smettere di parlare non è una buona mossa.

giovedì 18 giugno 2009

Ricominciamo...

Mi ero preso una vacanza dal blog... ma la voglia di bloggare è tornata.

venerdì 16 gennaio 2009

Chiacchiere in libertà sulla musica in TV







Lo so, non fa molto chic o di Sinistra, ma dopo anni finalmente un reality show fatto con gente che ha talento, nel senso che prendo degli sconosciuti e li porto in TV e li faccio esprimere se sono bravi. Ma è davvero un reality?

Non credo, è più la vecchia formula di San Remo con l'eliminazione diretta con nuove proposte.

Il Festival Bar Mediaset è morto, speriamo che un giorno muoia anche il Festival di San Remo RAI, teniamoci X Factor che una ventata di vitalità almeno la porta.

Qualcuno lo paragona ad Amici di Maria De Filippi, la differenza è abissale invece. La TV spazzatura per eccellenza è la De Filippi che prende gente senza talento e la porta in TV, insomma è lo specchio del regime in Italia dove se sei raccomandato puoi arrivare ovunque anche se non sai fare una mazza, l'importante è che tu sia funzionale al gioco. Insomma come il Grande Fratello, dove invece di far mostrare le tette o i bicipiti, usi delle persone mediocri per farle cantare.

No, sta uscendo il mio animo radical chic intellettuale antipatico, non va bene.

A questo punto dovrei dire qualcosa di buono su un altro evento TV, da buon "attivista di Sinistra". Cioè qualcosa sulle rievocazioni di De Andrè, stendo un velo pietoso sull'operazione necrofila. Ci sarà qualcuno di buono e vivo begli ultimi 30 anni in giro da apprezzare? De Andrè è come il brasato con il barolo, ha detto qualcuno, buono ogni tanto, ma tutti i giorni a pranzo e cena è un po' pesantuccio.

De Andrè era un genio e adoro la sua musica, ma non siamo più nell'anno di piombo 1979, siamo nel 2009, son passati trentanni. I cinquantenni di Sinistra sono diventati troppo nostalgici di un'epoca non proprio felice, sembrano i fascisti negli anni '60, trattati come pària e che guardano a 30 anni prima come ad un'epoca d'oro da mitizzare, che tanto d'oro poi non era.

Dovevo parlare di musica in TV, son finito a parlare di politica, son proprio di Sinistra, scusatemi :-)

mercoledì 14 gennaio 2009

Ci sono giorni...



Ci sono giorni in cui vorrei andarmene da tutto e da tutti... lasciarmi alle spalle gioie e dolori, aspettative su di me e speranze negli altri e fare l'eremita.

Mi frena solo l'affetto, l'amore o la stima delle persone che mi circondano.

Per fortuna ho un lavoro che mi occupa la mente per non pensarci.

Forse non sono così egoista per prendermi il tempo per me... forse in fondo sono un "animale sociale" pure io.

Oggi è uno di quei giorni di misantropia che mi prendono.

Stasera vedrò un po' di gente... spero di trovare qualcosa d'interessante che mi faccia passare queste voglie insane di solitudine.

venerdì 9 gennaio 2009

Il rugby







"Il Calcio è uno sport da gentiluomini giocato da bestie.
Il Rugby è uno sport da bestie giocato da gentiluomini."

H. Blaha

"I vecchi giocatori non muoiono mai . Al massimo passano la palla."
Anonimo

"Segnare una meta richiede una serie di azioni che in qualunque altro contesto procurerebbe ai protagonisti una condanna a quindici anni di galera."
P. G. Wodehouse

"Vi voglio così aggressivi da poter dire alla persona seduta al mio fianco in tribuna: chi diavolo può essere l’allenatore di quegli animali?"
B. Dickinson,(Allenatore della Scozia)

"Il rugby é un gioco per gentiluomini di tutte le classi sociali ma non lo é per un cattivo sportivo, a qualsiasi classe appartenga."
W.J. Carep, vescovo inglese che stabilì con questa frase il codice morale dei Barbarians

"Uno spettacolo magnifico : balletto , opera e all’improvviso il sangue di un delitto."
R.Burton

"Il rugby è come l’amore devi dare prima di prendere. Quando hai la palla è come fare l’amore. Devi pensare al piacere dell’altro prima che al tuo."
Serge Blanco

"Gli All Blacks arricchiscono ogni match con due colori : il nero delle loro maglie e il blu degli avversari."
Anonimo

"Il portatore del pallone è un uomo destinato al sacrificio."
G. Nicholls

"Il rugby è la poesia del sacrificio"
Andrea Lo Cicero

"Quello che fa un giocatore in campo è legato a quello che fanno tutti i suoi compagni"
Olivier Magne


"Una partita di rugby è come una guerra: il bello è che non ti senti mai solo"

Richard Dourthe

"Il rugby è uno stile di vita. Se la pensi in questo modo, lo puoi vivere come un divertimento. Non è vero che si deve soffrire per giocarlo."
Mauro Bergamasco

"Nel rugby i valori dell'uomo e dell'atleta sono inscindibili."
Massimo Giovanelli

"E' uno sport senza giro d'affari, senza allori, e anche senza donne. Quasi quasi non è neanche uno sport."
Claudio Bisio

"Il pallone da rugby è imprevedibile come una donna."
Diego Dominguez

"Nel rugby si va in campo per vincere, sempre. Altrimenti ti sei scritto la condanna da solo."
Diego Dominguez

"La partita è di due tempi, ma il più importante è il terzo, fatto di birre, sudore e strette di mano tra chi dieci minuti prima se le dava di gusto."
Francesco Bucchieri

"Lo spirito del rugby è lotta senza sosta fino a che l'arbitro non dice che è finita."
Corrado Sannucci

"Il rugby è brutale nella sua chiarezza: se non sei disposto a batterti, perdi."
Massimo Mascioletti

"Il rugby è lo sport dell'amicizia: prendi le botte per te e anche per il compagno che hai di fianco."
Andrea Gritti

"Il rugby è una religione. Infatti quando le dicevo che avevo una partita, mia madre correva a prendere il rosario."
Marco Pavesi

"Il rugby è come la prima guerra mondiale: il rugby sta al calcio come la prima sta alla seconda guerra mondiale. Il rugby è antico, lento, è una guerra di prime, seconde e terze linee e fanterie contrapposte, guerra di trincee. Fanterie che marciano a conquistare la terra del nemico. A rugby conta solo il fattore terra.
Non è come il calcio, il blitz, il contropiede, la guerra-lampo, roba elegante, da individuali. A rugby conta solo il gioco collettivo: terra da conquistare, linea dopo linea, fino all'ultima trincea che, non a caso, si chiama meta"

Marco Paolini

"E' sporco il rugby? Solo quando è fatto bene."
Fabio Treves

"Il rugby è uno sport da gentlemen. Prima di tirare il pallone, indietro, al tuo compagno, tu devi controllare che lui stia bene, che sia ben disposto, aperto, disponibile, ottimista. Non puoi tirargli un pallone vigliacco che gli arriva assieme a due energumeni che gli fanno del male. Però, mentre tu fai tutto questo bel ragionamento etico, ce n'è altri ventinove che ti guardano, di cui quattordici tuoi e quindici no, e di questi tre ti corrono addosso, due grossi e uno piccolo, ma cattivo, e la prima tentazione è di dare il pallone al tuo compagno."
Marco Paolini

"Il rugby è aggressività, è guerra. Ma dopo viene la pace più bella del mondo."
Marco Bollesan

"Il rugby è un’ora e mezza di battaglia che può cementare amicizie per tutta una vita."
Henri Garcia

"Il rugby è sempre una storia di vita, perché è lo sport più aderente all’esigenza di ogni giorno: lavoro, impegno, sofferenze, gioie, timori, esaltazioni. Non è uno sport da protagonisti, ma una somma di sacrifici."
Luciano Ravagnani

"E' il solo sport per uomini che sia rimasto."
David Storey (scrittore britannico)

"Nel rugby ci sono quelli che suonano il piano e quelli che lo spostano."
Pierre Danos, nazionale francese

"Otto giocatori forti e attivi, due leggeri e furbi, quattro rapidi e un ultimo modello di flemma e di sangue freddo. Una squadra di rugby é la proporzione ideale fra gli uomini".
Jean Giraudoux, giornalista e scrittore francese

"Gli inglesi praticano questo gioco perché l'hanno inventato. Gli irlandesi perchè detestano gli inglesi e adorano le risse. Gli scozzesi l'hanno adottato per la loro inimicizia storica nei confronti degli inglesi. I gallesi hanno un enorme vantaggio sui loro avversari: tutti i loro giocatori infatti sono nati su un campo di rugby o vi sono stati concepiti."
Peter Robbins, nazionale inglese

lunedì 5 gennaio 2009

W L'IGNORANZA






Ecco un bel esempio dei "nostri" politici, il consigliere regionale Paolo Ciani ha detto: “L’Università di Udine non è più in grado di rispondere in modo adeguato al compito e al mandato istituzionale assegnato”.

Queste accuse generiche da parte di un politico sono davvero poco illuminate, i riconoscimenti all'Università che vengono da tutto il mondo smetiscono tali affermazioni, ultimo esempio è il riconoscimento come miglior lavoro da parte al 50° Congresso della Società Americana di Ematologia (ASH) di uno studio sulla cura del morbo di Werlhof fatto ad Udine tra il 2005 ed il 2007 .

Quanto l'Università di Udine abbiamo contribuito enormemente a sprovincializzare il Friuli è sotto gli occhi di tutti, il signor Ciani cosa ha fatto per il Friuli più dell'Università di Udine per sputare tali sentenze?

Qualcuno sogna di fare della nostra Regione un feudo ai confini dell'impero in cui si attacca chiunque non si possa assoggettare al volere dei signori politici, altri cercano di portarla in Europa e nel mondo.

Tra Ciani e l'Università di Udine voi chi buttereste dalla torre?