lunedì 22 settembre 2008

Le leggi sono semplici convenzioni



In questi giorni sento spesso disquisizioni su regolamenti, leggi, etc.

Francamente molto spesso questi cavilli sono del tutto opinabili.

Prendiamo le leggi del nostro Stato, ad esempio, viene sancito che la maggiore età si consegue a 18 anni grazie ad una legge dell'8 marzo 1975, prima la maggiore età era a 21 anni.

Qualcuno per convenzione, per prassi, per buon senso a deciso di porre questo limite, un limite altrettanto valido poteva essere 16 anni, 17 anni o 17 anni e 6 mesi.

Si è scelta un'età prossima all'ultimo anno delle scuole medie superiori.

Per questo ogni tanto sorrido quando qualcuno fa una battaglia su un principio di legge, che sta in piedi solo per convenzione, senza reali motivazioni pratiche o "naturali".

Oggi qualcuno dice che una legge che ridisegni la struttura italiana su base federale renderà più efficiente lo Stato, mica è detto che la cosa sia così automatica, anzi.

Più si decentrano certe funzioni, più c'è il rischio di avere doppioni, accavallamenti di competenze, etc.

Prendiamo gli Stati Uniti, paese federale, lo vediamo spesso anche nei film hollywoodiani che gli sceriffi delle contee (la polizia locale) e l'FBI (la polizia federale, cioè nazionale) finiscono per pestarsi i piedi nelle indagini.

L'efficienza di un sistema si basa su quanto l'organizzazione è pratica, speriamo che il federalismo non sia l'ennesima occasione persa, per ogni ufficio regionale nuovo dovrebbe essere chiuso (ripeto chiuso) l'equivalente ufficio romano, altrimenti avremo solo una moltiplicazione dei centri di costo.

Ma non è detto che tutte le competenze vadano trasferite... già l'Italia è un nano a confronto della Cina, figuriamoci se ogni Regione si mette ad aprire trattative in campo internazionale sul commercio.

Anche la Confindustria del Veneto qualche anno fa fece una studio che in soldoni diceva che l'Italia il federalismo non se lo può permettere. Forse gli industriali veneti davano già per scontato che il federalismo all'italiana sarebbe stato questo: la politica dei piccoli egoismi regionali mangiasoldi.

1 commento:

daniele gasparotto ha detto...

la convenzione del caso di specie, nota anche come discrezionalità tecnica, viene usata per emanare leggi e per adottare provvedimenti. dovebbe essere dettata dalla logica e dal buon senso. spesso invece si fa il contrario di ciò che l'altro afferma o ha fatto in precedenza, quando a decidere era lui. insomma, il "fa e desfa" all'italiana. e io pago!

ciao