mercoledì 23 gennaio 2008

L'innaffiatore del cervello di Passannante

A volte la realtà supera la fantasia, questa macabra e triste storia ci dice come ci siano dei lati oscuri del nostro paese che striscianti arrivano fino a noi, fino ad un cervello conservato sotto formalina in un Museo. Il cervello di un uomo il cui corpo, a quanto pare, venne smembrato e dato in pasto ai porci perchè non degno di sepoltura.

L'innaffiatore del cervello di Passannante
di Ulderico Pesce

(l’anarchico che cercò di uccidere Umberto I di Savoia)
di e con Ulderico Pesce

C’era una volta un paese in Basilicata che si chiamava Salvia dove era nato un uomo: Giovanni Passannante.

Nel 1878 con un coltellino con una lama di quattro dita cercò di uccidere il re Umberto I di Savoia.
Condannato a morte la pena gli fu convertita in ergastolo mentre sua madre e i suoi fratelli furono immediatamente internati nel manicomio di Aversa.
Passannante fu rinchiuso in una torre sull’isola d’Elba in una cella senza finestre sotto il livello del mare dove fu isolato per dodici anni. Si ammalò, cominciò a cibarsi dei propri escrementi.
Anni dopo fu trasferito in un manicomio criminale dove morì nel 1910. Grazie alle teorie del Lombroso al cadavere fu tagliata la testa. Il cranio e il cervello esposti nel Museo Criminologico di Roma dove ancora oggi possono essere “ammirati” pagando due euro.
Quel paese si chiamava Salvia, ma fu ribattezzato “Savoia di Lucania”.


da http://www.uldericopesce.com/spettacoli/view_spettacolo.asp?ID=38

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