lunedì 4 agosto 2008

Il Ministro "statale" e gli statali fannulloni



Il ministro Brunetta ce l'ha con i dipendenti pubblici che sembra siano tutti dei fannulloni, almeno considerando le sue iniziative . Il caro ministro cosa faceva prima di darsi alla politica? Il professore universitario STATALE!!!

Addirittura è ancora uno statale in aspettativa, come si può rilevare dalla documentazione del Parlamento Europeo.

Questo innovatore della politica italiana, l'ultra-liberista, cosa faceva negli anni Ottanta? Il consigliere economico del governo Craxi (un governo a guida socialista e di impostazione statalista).

Sugli assenteisti però il ministro ha ragione, ci sono, pure lui (il moralizzatore) si piazzò solo al 611/mo posto tra gli europarlamentari, con una percentuale del 48,21% di presenze. Meno di una seduta su due.

Noi votiamo i nostri rappresentanti perchè facciano il loro lavoro (ben retribuito), se una persona ha altri impegni e quindi può presentarsi al lavoro una volta su due, meglio che cambi mestiere, giusto?

Un pensiero viene: per il Ministro meglio colpire nel mucchio penalizzando tutti, anche chi fa il proprio lavoro e supplisce a quello degli assenteisti, piuttosto che andare seriamente a colpire chi non fa il proprio dovere?

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Io nn credo che ci si guadagni ne a criticare Brunetta ne a giustificare troppo i cosìdetti "statali".
Credo che il giusto sia più o meno a metà.
Si deve partire dal presupposto che tutti devono fare il loro mestiere in maniera corretta e senza approfittare di una situazione di poco controllo. Brunetta sarà anche professore in aspettativa e quando nn sarà più in aspettativa dovrà essere giudicato come lui giudica adesso i suoi colleghi. Basta! Ciò che sta facendo da una parte mette un fermo ad alcune situazioni che sono a dir poco vergognose. Chi fa quello che deve nn ha "paura" di Brunetta o chi per lui.

Moreno Puiatti ha detto...

Come penso si sappia lavoro nel privato, però vedo tutti i giorni chi fa il proprio dovere e chi no nel pubblico.

Che ci siano da smantellare interi uffici amministrativi è vero, che serva un piano di mobilità interna nel pubblico impiego pure, che siano da eliminare un sacco di enti con dirigenti fannulloni idem, ma spesso si finisce nelle riforme per colpire le strutture pubbliche che funzionano per creare dei nuovi carrozzoni inutili.

Oggi tocca agli Statali, domani toccherà un altro colpo al lavoro dipendente privato, ne sono certo, appena viene toccato un diritto poi la china è questa.

Nel 2010 l'85% delle assunzioni sarà a tempo determinato, mentre 10 anni fa era il 25%.

Dicono che manca lo spirito imprenditoriale, ma un popolo di aziende individuali con partite IVA è in realtà un popolo di "dipendenti" precari senza diritti.

I veri imprenditori hanno alle spalle i capitali, chi ha solo se stesso e la propria forza lavoro è un bracciante.

Non difendo i fannulloni, quelli possono essere colpiti quando si vuole, con le visite fiscali a domicilio che dovrebbero essere automatiche per molte assenze consecutive, senza obbligare chi sta davvero male a farsi certificare in ospedale le assenze o a perdere 25 euro al giorno se per sfortuna si prende un brutto malanno.

sandro b ha detto...

Ha ragione Moreno. Il moralizzatore deve essere morale. Non si discute della qualita di statale in aspettativa (che non è una colpa) ma dell'assenteismo come parlamentare. E poi non siamo di memoria corta, come la maggior parte degli italiani: il ciarliero Brunetta ce lo ricordiamo, è una vita che insegna il dovere degli altri, e non si vede perché dovremmo attendere sua azioni per giudicarlo, essendo che agisce e danneggia da decenni. Tutto la sua azione attuale è com, è la storia del Rom: tutte cose per sviare l'opinione pubblica (quella addormentata, almeno) e far digerire cose altrimenti indigeribili: come l'abolizione della preziosa norma che obbligava ad assumere un giorno prima dell'entrata in servizio (così non si potevano più assumere i lavoratori il giorno in cui morivano sul cantiere!) o l'altra, per cui ci si licenziava mandando una lettera a non ricordo quale ufficio pubblico, così adesso i nostri mobilieri possono ricominciare a far firmare le dimissioni in bianco alle ragazze, e licenziarle appena restano incinte (viva la famiglia!).

Brecht, non ricoro in quale opera, ha scritto più o meno così: "Venenro a prendere gli zingari, e non mi dispiacque, perché erano sporchi e indisciplinati; vennero a prendere gli omosessuali, e non protestai, perché erano antipatici; vennero a prendere gli ebrei, e non protestai perché mi erano indifferenti; vennero a prendere i comunisti, e non protestai perché non ero comunista; vemmero a prendere me, e non ci furono proteste, perché non era rimasto nessuno".

Moreno Puiatti ha detto...

A proposito di Brecht, non vi pare che stiamo vivendo La Resistibile Ascesa di Arturo Ui?
L'uso della paura e dei capri espiatori è lo stesso.

Anonimo ha detto...

vorrei parlare dell'argomento perchè lo sento molto vicino in quanto precaria statale.
Quello che Brunetta sta facendo, a mio avviso, è senza un criterio oggettivo di imparzialità.
Sta cavalcando un luogo comune che trova radici però in alcune verità e in un malcontento generale.
Una persona nella sua posizione dovrebbe mantenere un imparzialità di fondo dentologica per tutelare una categoria di lavoro che comprende anche persone capaci e con un grande spirito di sacrificio, che peraltro non ha nessun tipo di riconoscimento.
Io non temo Brunetta perchè ho la coscienza pulita ma non mi piace essere nel mucchio dei "fannulloni". Nella scuola ad esempio si vuole tornare al maestro unico per recuperare fondi non per questioni pedagogiche, se creano il mostro possono tagliare più facilmente personale.
Gli strumenti per controllare gli statali ci sono da sempre ma non vengono applicati, meglio iniziare a controllare i dirigenti prima che i poveri diavoli.
Gessica

daniele gasparotto ha detto...

concordo con jessica nel punto in cui sostiene si debbano controllare i dirigenti. altrimenti il "colpirne uno per educarne 100" diventa slogan fine a se stesso. e tale fine diventa poi strumento per far lavorare di meno i fannulloni, che si pongono pure in atteggiamento di sfida. tuttavia è mancato ancora una volta il bell'esempio da parte del politico. perchè brunetta non ha cominciato dal vertice tagliando parlamentari e stipendi e molte odiose pensioni d'oro? perchè non sforbiciare consigli di amministrazione e relative indennità di (non) presenza? perchè eliminare con legge e codici deontologici (che pena) i doppi, tripli anzi decupli incarichi?
ne avrei inoltre anche per il sindacato (parla un iscritto cisl di medio corso). spesso si tende a distribuire troppo gli incentivi a pioggia. spesso ancora si creano ingiustificate disparità all'interno del settore pubblico: divari consistenti tra enti locali e ministeri ad esempio. oppure risorse concordate con chi ha già speso parecchio e magari ha prodotto una qualità del servizio inferiore ...